Il programma biennale degli acquisti diventa triennale

Premessa


Il programma biennale degli acquisti diventa triennale. La programmazione degli appalti pubblici è la pianificazione dettagliata degli acquisti di un’amministrazione. L’attività di programmazione biennale/triennale costituisce una delle fasi propedeutiche alla scelta e all’attivazione delle procedure di affidamento di contratti pubblici.
In tale fase, le amministrazioni aggiudicatrici provvedono ad identificare i fabbisogni che andranno soddisfatti attraverso l’esecuzione delle prestazioni che saranno oggetto di un contratto pubblico.

Accantonando per un attimo la programmazione dei lavori per la loro scarsa ricorrenza nelle II.SS., ci occuperemo del (ex tra poco) programma biennale degli acquisti di beni e servizi. È infatti ormai consolidata la sua obbligatorietà anche per le II.SS.

Gli elementi di novità

Il citato programma* cambierà pelle a partire dal 1° luglio 2023 secondo quanto statuito dal D.Lgs. 3/2023, nel quale si ribadisce tale obbligatorietà e soprattutto non vengono fatte esclusioni soggettive o quanto meno non vengono escluse esplicitamente le II.SS.

*Disciplinato finora dall’art. 21 del D.lgs. 50/2016 e dal D.M. 184/2018

L’impianto procedurale è pressoché invariato rispetto alla disciplina attuale, ma vanno segnalate importanti novità.

Innanzitutto, il programma da biennale diventa triennale (il che si scontra con la programmazione essenzialmente annuale delle II.SS., anche se qualcuno ricorda la triennalità anche del PTOF).

Ulteriore elemento di novità è che il programma triennale di acquisti di beni e servizi e i relativi aggiornamenti annuali indicano gli acquisti di importo stimato pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 50, comma 1, lettera b) ovvero la soglia comunitaria e non più i 40.000 previsti fino ad oggi.

Il programma triennale e i relativi aggiornamenti annuali devono essere pubblicati sul sito istituzionale e nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici (non più sul M.I.T.). Con l’allegato I.5 sono definiti gli schemi-tipo del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi, nonché i relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali, ovvero:

a) G – quadro delle risorse necessarie alle acquisizioni previste dal programma, articolate per annualità e fonte di finanziamento;
b) H: elenco degli acquisti del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione. Nella scheda sono indicati le forniture e i servizi connessi a un lavoro, riportandone il relativo CUP, ove previsto;
c) I: elenco degli acquisti presenti nella precedente programmazione triennale nei casi previsti dall’articolo 7

Il programma biennale degli acquisti diventa triennale: attività procedurali

Occorre profilarsi sul sito del MIT per l’uso della piattaforma messa a disposizione delle amministrazioni pubbliche.

Le stazioni appaltanti individuano, nell’ambito della propria organizzazione, la struttura e il soggetto referente per la redazione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi (che può essere lo stesso previsto per i lavori). Al fine di ridurre gli oneri amministrativi, tale referente è, di norma, individuato nel referente unico dell’amministrazione per la BDAP, salvo diversa scelta dell’amministrazione.

Il referente riceve le proposte, i dati e le informazioni fornite dai RUP ai fini del coordinamento delle proposte da inserire nella programmazione.
Vanno individuate le singole procedure negoziali di importo superiore alle soglie europee, ovvero € 140.000 (con il vecchio codice l’importo era di € 40.000). Per determinare tale importo occorre tener conto del valore d’appalto così come declinato dalla normativa. Ogni acquisto di forniture e servizi riportato nel programma è individuato univocamente dal CUI; tale codice viene attribuito in modo automatico dal sistema.

Le richieste

Per ogni acquisto viene richiesto:
– il settore (ad esempio forniture/servizi);
– descrizione intervento;
– l’annualità nella quale si intende dare avvio alla procedura di affidamento ovvero si intende ricorrere a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore;
– il CUP (laddove obbligatorio);
– l’indicazione (SI/NO) se trattasi di ulteriori acquisizioni di forniture e servizi connessi alla realizzazione di lavori previsti nella programmazione triennale dei lavori pubblici o di altre acquisizioni di forniture e servizi previsti nella programmazione triennale (gli importi relativi a tali acquisizioni, qualora già ricompresi nell’importo complessivo o nel quadro economico del lavoro o acquisizione ai quali sono connessi, non sono computati ai fini della quantificazione delle risorse complessive del programma di cui alla scheda G);
– codice NUTS (un codice relativo alla nomenclatura delle unità territoriali per la statistica);
– codice CPV;
– l’ordine di priorità (nell’ambito della definizione degli ordini di priorità le stazioni appaltanti e gli enti concedenti individuano come prioritari i servizi e le forniture necessari in conseguenza di calamità naturali, per garantire gli interessi pubblici primari, gli acquisti aggiuntivi per il completamento di forniture o servizi, nonché le forniture e i servizi cofinanziati con fondi europei, e le forniture e i servizi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario);
– RUP;
– Lotto funzionale;
– durata del contratto;
– indicare se trattasi di un nuovo affidamento relativo ad un contratto in essere (di solito indicare NO);
– la copertura finanziaria.

Per gli acquisti inseriti nel programma triennale, sono riportati gli importi risultanti dalla stima del valore complessivo (compreso di IVA) diviso per tipologie di risorse.

Il programma biennale degli acquisti diventa triennale: tempi e modi di programmare


Le II.SS. approvano i medesimi documenti entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio o documento equivalente (si conferma l’orientamento precedente). Il programma è redatto ogni anno, scorrendo l’annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati.

Non va riproposto nel programma successivo un acquisto di una fornitura o di un servizio per il quale sia stata avviata la procedura di affidamento. In determinate circostanze, i programmi triennali degli acquisti di forniture e servizi sono modificabili nel corso dell’anno, previa apposita approvazione dell’organo competente, qualora le modifiche riguardino:

a) la cancellazione di uno o più acquisti già previsti nell’elenco annuale delle acquisizioni di forniture e servizi;
b) l’aggiunta di uno o più acquisti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale;
c) l’aggiunta di uno o più acquisti per la sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all’interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, ivi comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d’asta o di economie;
d) l’anticipazione alla prima annualità dell’acquisizione di una fornitura o di un servizio ricompreso nel programma triennale degli acquisti;
e) la modifica del quadro economico degli acquisti già contemplati nell’elenco annuale, per la quale si rendano necessarie ulteriori risorse.

Nei casi in cui le stazioni appaltanti e gli enti concedenti non provvedano alla redazione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi, per assenza di acquisti di forniture e servizi, ne daranno comunicazione sul profilo del committente nella sezione «Amministrazione trasparente». Le nuove disposizioni si applicano per la formazione o l’aggiornamento dei programmi triennali dei lavori pubblici e degli acquisti di forniture e servizi effettuati a decorrere dal periodo di programmazione 2023-2025.

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