
Il nuovo aumento dei contagi e il diffondersi della nuova variante Omicron hanno fatto sì che il governo Draghi corresse ai ripari, prendendo tutta una serie di provvedimenti atti ad incrementare la sicurezza ed evitare un nuovo tracollo del sistema sanitario.
Il periodo natalizio, con conseguente tendenza all’assembramento sia nei luoghi pubblici che in quelli privati, richiede inoltre una particolare attenzione al fine di garantire tranquillità a tutti gli italiani.
Cosa cambia per il personale scolastico. Vaccinazione obbligatoria.
Il decreto del 27 novembre ha introdotto in via ufficiale il super green pass. Questa nuova certificazione verde andrà a introdurre una distinzione tra chi ha completato il ciclo vaccinale e chi invece attesta la sua negatività tramite tampone, ma senza essersi vaccinato.
Una differenza non solo su carta, ma che a va a limitare l’accesso dei non vaccinati a spazi pubblici quali possono essere cinema, teatri o locali.
All’interno del decreto vengono inoltre identificate delle particolari categorie professionali che dovranno obbligatoriamente sottoporsi al richiamo vaccinale, la terza dose in questo caso.
Le categorie di personale scolastico che dovranno vaccinarsi sono le seguenti:
- Personale scolastico del sistema nazionale di istruzione (ovvero scuole statali e paritarie);
- delle scuole non paritarie;
- dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65;
- dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA);
- dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale (IeFP);
- dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (ITS).
L’obbligo di somministrazione dellaterza dose entra in vigore dal 15 dicembre 2021. La persona interessata dovrà sottoporsi al richiamo entro i termini di validità del proprio green pass.
Questo riguarda in egual modo sia i docenti mai vaccinati, sia quelli regolarmente vaccinati che devono solo eseguire il richiamo:
- Nel primo caso i docenti devono avviare le procedure di vaccinazione, producendo la documentazione che attesta l’inizio del percorso vaccinale. Le dosi saranno somministrate secondo regolari tempistiche;
- Nel secondo caso i docenti dovranno ricevere la terza dose compatibilmente con le tempistiche e le indicazioni ministeriali ma comunque entro i termini della certificazione verde
Cosa succede se non ci si vaccina
Il controllo del personale sarà responsabilità del dirigente scolastico, il quale dovrà acquisire tutta la documentazione necessaria.
Questo avverrà secondo le modalità esplicitate all’interno del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87.
Qualora venga riscontrato il mancato adempimento all’obbligo vaccinale, la cosa sarà segnalata al diretto interessato e subito accertata. In caso l’inosservanza venisse confermata si procederebbe ad una sospensione del servizio, senza provvedimenti disciplinari.
Il rapporto di lavoro viene dunque conservato, ma viene sospeso lo stipendio, insieme a qualsiasi altro emolumento dovuto da contratto.
Il provvedimento dura fino a che il docente non comunica l’inizio del suo percorso vaccinale o l’avvenuta somministrazione della terza dose, entro comunque un periodo di tempo non superiore ai sei mesi a partire dal 15 dicembre 2021.
Contestualmente si procede anche a sostituire il docente non vaccinato. La sostituzione avviene tramite assunzione a tempo determinato di un docente supplente che prenderà servizio fino a che il docente possessore di cattedra non sarà reintegrato a seguito dell’avvenuta vaccinazione o richiamo.
Fonte: Universo Scuola | pubblicato in data