
Dopo alcune sentenze e interventi non sempre chiarissimi, la Corte di Cassazione mette il punto a una questione particolarmente spinosa. Riprendendo un orientamento che aveva già espresso in passato, la Cassazione chiarisce che non è possibile riconoscere il servizio pre ruolo svolto nelle scuole paritarie, ai fini del punteggio per la mobilità. Nell’articolo, il punto della situazione e dei prossimi sviluppi.
Servizio pre ruolo in scuole paritarie: cosa è successo
La Corte di Cassazione ha risposto al ricorso di diversi docenti contro una decisione del Ministero dell’Istruzione, che aveva negato il riconoscimento del periodo fuori ruolo presso scuole paritarie.
Oltre al Ministero, si era pronunciata anche la Corte d’Appello che era sostanzialmente in linea con la decisione ministeriale e anzi ribadiva che:
- l’insegnamento svolto nelle scuole paritarie non porta al riconoscimento dei medesimi diritti previsti per l’insegnamento svolto nelle scuole pubbliche;
- le scuole paritarie hanno natura privata e pertanto lo Stato di servizio dei docenti non è applicabile in modo estensivo o analogico.
In breve, non ci sono procedure di assunzione unificate e il rapporto fra l’istituzione e il docente non è equiparabile a quello delle scuole pubbliche.
Da qui il ricorso in ultimo grado di giudizio, con la sentenza della Cass. Civ. Sez. VI – Lavoro, Ord., 14-10-2021, n.28115.
In breve, è come abbiamo riportato in introduzione: non è riconosciuto il servizio pre ruolo prestato presso istituzioni scolastiche paritarie. A voler entrare nel merito della questione, tuttavia, la motivazione della Cassazione riprende quelle della Corte territoriale, per cui:
non è riconoscibile il servizio pre-ruolo prestato presso le scuole paritarie in ragione della non omogeneità dello “status” giuridico del personale, che giustifica il differente trattamento, nonché della mancanza di una norma di legge che consenta tale riconoscimento
Quali sono i prossimi sviluppi?
In pratica, benché lo status degli studenti sia equiparato fra scuole pubbliche e paritarie, lo stesso non si può dire anche del rapporto fra i docenti e l’istituzione stessa. In mancanza di una procedura unificata e omogenea, non è possibile quindi riconoscere il servizio pre ruolo.
Si tratta di motivazioni simili a quelle date dalla Corte Costituzionale, che si era espressa in precedenza e segnalava anche la necessità di un intervento del legislatore che possa:
- equiparare le procedure di assunzione degli insegnanti delle scuole paritarie;
- assimilare il rapporto di lavoro fra istituzione e docenti delle scuole paritarie a quello delle scuole pubbliche.
In mancanza di un intervento legislativo, non sarà possibile quindi procedere al riconoscimento del servizio ai fini della mobilità.
Fonte: Universo Scuola | pubblicato in data