Fondi Pnrr. Bianchi entusiasta: “Non ci sono mai stati così tanti soldi per la scuola”. Come saranno utilizzati

Numerosi gli investimenti per la scuola come parte del PNRR. Una cifra che si aggira intorno ai 17,59 miliardi di euro, spendibili in cinque anni per aiutare la scuola a ripartire dopo le difficoltà causate dalla pandemia di Covid-19.

Prevedibilmente entusiasta il Ministro Bianchi, che fa notare come la scuola italiana non abbia mai avuto a disposizione una simile quantità di fondi. Diversi gli obiettivi da raggiungere tramite investimenti mirati.

Gli obiettivi del ministro. Come verranno utilizzati i fondi

Uno dei primi ambiti di intervento identificati dal Ministro dell’Istruzione è quello degli ambienti scolatici. Bisogna ammodernarli con il duplice obiettivo di aumentarne la sicurezza e renderli adatti ad una didattica più moderna e collaborativa, con aule versatili capaci di accogliere laboratori e attività di vario tipo.
Già da novembre partiranno i bandi per i primi 5 miliardi di euro. È richiesto il supporto di Comuni e Province per identificare le strutture da riqualificare, in collaborazione con la Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione.

Gli interventi non dovranno portare solo ad un restyling estetico ma ad un ripensamento della concezione classica della scuola come edificio composto da lunghi corridoi e porte chiuse, puntando sull’integrazione di ambienti quali palestre, mense e laboratori.

Fondamentale anche la lotta alla dispersione scolastica e allo squilibrio tra Nord e Sud: prevista in questo senso l’apertura e il potenziamento degli asili nido, così da offrire a tutti i bambini pari opportunità ancora prima di arrivare alla scuola primaria.

Previsti anche interventi di potenziamento delle scuole medie. La secondaria di primo grado sarebbe infatti stato identificato come l’anello debole del sistema scolastico italiano.

Un punto importante su cui agire sarà quello dell’orientamento, che andrà potenziato in concomitanza con la prevista riforma degli istituti tecnici e professionali.

Questi interventi combinati permetteranno di ridare dignità ai percorsi professionalizzanti, migliorare il rapporto tra le scuole e il territorio, aiutare gli studenti più giovani a scegliere con consapevolezza il proprio futuro garantendo contemporaneamente un ingresso semplificato nel mondo del lavoro.


 


 

Fonte: Universo Scuola | pubblicato in data

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