A partire dal 14 luglio entrerà in vigore il nuovo regolamento del “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”.
Questo codice opererà una serie di modifiche al vecchio regolamento, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Tra le varie novità, da segnalare un inasprimento delle sanzioni per l’uso improprio dei social media da parte dei dipendenti pubblici.
Niente più opinioni o giudizi su eventi, cose o persone, riconducibili all’Amministrazione di appartenenza, quindi.
L’uso improprio di Facebook o altri social
Come abbiamo più volte sottolineato sul nostro giornale, è fondamentale che insegnanti e personale Ata prestino attenzione all’uso di Facebook e degli altri social media, inclusa Whatsapp, perché ciò che scrivono potrebbe portarli ad un procedimento disciplinare.
Vogliamo ricordare che la legislazione stabilisce chiaramente che il dipendente pubblico, quindi anche l’insegnante, deve rispettare i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, evitando i conflitti di interessi.
Il successivo comma entra ancora più nel merito, affermando che il dipendente deve evitare situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o danneggiare gli interessi o l’immagine della pubblica amministrazione.
Per queste ragioni, l’insegnante deve fare particolare attenzione a ciò che scrive sui social, in quanto un uso improprio di Facebook potrebbe essere considerato come un comportamento atto a danneggiare l’immagine pubblica dell’Amministrazione.
Cosa cambia adesso?
Il “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” ha introdotto un articolo specifico sull’uso improprio dei propri account di social media. Questa norma riguarda l’utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media.
La disposizione afferma: “Nell’utilizzo dei propri account di social media, il dipendente utilizza ogni cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza”.
L’Amministrazione può dotarsi della social media policy. Esiste infatti la possibilità per l’Amministrazione di adottare la cosiddetta “social media policy”.
In questa norma si legge: “le amministrazioni possono dotarsi di una ‘social media policy’ per ciascuna tipologia di piattaforma digitale, al fine di adeguare alle proprie specificità le disposizioni di cui al presente articolo. In particolare, la ‘social media policy’ deve individuare, graduandole in base al livello gerarchico e di responsabilità del dipendente, le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazioni”.